Covid 19 - DPCM 7 settembre 2020 ed Ordinanza regionale n. 604/2020
Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19” che ha prorogato al 7 ottobre 2020 le disposizioni del DPCM 7 agosto 2020 volte a contrastare l’emergenza epidemiologica da COVID-19
E’ stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale
il DPCM
7 settembre 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del
decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare
l'emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n.
33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza
epidemiologica da COVID-19” che ha prorogato
al 7 ottobre 2020 le disposizioni del DPCM 7 agosto 2020 volte a
contrastare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, nonché le disposizioni
contenute nell’ordinanza del Ministro della Salute 12 agosto 2020, sull’obbligo
di tampone per chi proviene - ovvero abbia soggiornato - in Croazia, Grecia,
Malta o Spagna e nell’ordinanza del Ministro della Salute 16 agosto 2020 sulla
sospensione delle attività del ballo.
Il nuovo DPCM ha anche aggiornato gli
elenchi dei Paesi per i quali sussistono limitazioni alla mobilità (allegato 20
al DPCM) e ha ampliato le eccezioni all’obbligo di sorveglianza sanitaria e
isolamento fiduciario.
Per quanto di interesse delle imprese, si
segnala, in particolare, che l’esercizio
delle attività produttive industriali e commerciali sull’intero territorio
nazionale continua ad essere soggetto
all’applicazione dei protocolli di sicurezza anti-contagio nazionali, tra i
quali quello per l’edilizia (art. 2 del DPCM 7 agosto 2020);
Con riguardo agli
spostamenti da e verso l’estero continuano a essere regolati attraverso divieti
e limitazioni per alcuni Paesi (art. 4 del DPCM 7 agosto 2020) e obblighi
dichiarativi (art. 5 del DPCM 7 agosto 2020) e di sorveglianza sanitaria e
isolamento fiduciario (art. 6 del DPCM 7 agosto 2020) per chi entra in Italia.
Quanto alle limitazioni da e per l’estero:
- sono
sempre consentiti, senza necessità di motivazione, gli spostamenti da e per la
Repubblica di San Marino e lo Stato della Città del Vaticano (elenco A del nuovo Allegato 20 al
DPCM), da e per i Paesi Ue, Regno Unito e Irlanda del Nord, Andorra e
Principato di Monaco (elenco B del
nuovo Allegato 20 al DPCM), nonché da e per Australia, Canada, Georgia,
Giappone, Nuova Zelanda, Ruanda, Repubblica di Corea, Tailandia, Tunisia e
Uruguay (elenco D del nuovo
Allegato 20 al DPCM);
- sono
vietati l'ingresso e il transito nel territorio nazionale alle persone che
hanno transitato o soggiornato nei 14 giorni precedenti in Armenia, Bahrein,
Bangladesh, Bosnia Erzegovina, Brasile, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord,
Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana Kosovo, Montenegro, Serbia e
Colombia (elenco F del nuovo
Allegato 20 al DPCM), con l’eccezione degli ingressi dei cittadini Ue (inclusi
i cittadini italiani) e dei loro familiari che abbiano la residenza anagrafica
in Italia (da prima del 16 luglio 2020 se provenienti/soggiornanti in Kosovo,
Montenegro o Serbia; da prima del 16 agosto 2020 se provenienti/soggiornanti in
Colombia; da prima del 9 luglio 2020 se provenienti/soggiornanti negli altri
Stati). Sono, altresì, esclusi dal divieto di ingresso anche gli equipaggi e il
personale viaggiante dei mezzi di trasporto, i funzionari e gli agenti
diplomatici e il personale militare (art. 4, co. 2 del DPCM 7 agosto 2020);
- gli
spostamenti verso Armenia, Bahrein, Bangladesh, Bosnia Erzegovina, Brasile,
Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica
Dominicana Kosovo, Montenegro, Serbia e Colombia (elenco F del nuovo Allegato 20 al DPCM) sono consentiti solo per
esigenze di lavoro, motivi di assoluta urgenza, salute, di studio, rientro
presso il proprio domicilio, abitazione o residenza (art. 4, co. 1 del DPCM 7
agosto 2020);
- gli
spostamenti da e per il resto del mondo (elenco E del nuovo Allegato 20 al DPCM), nonché l’ingresso e il
transito nel territorio nazionale alle persone che ivi hanno transitato o
soggiornato nei 14 giorni precedenti sono consentiti solo per esigenze di
lavoro, motivi di assoluta urgenza, salute, di studio, rientro presso il
proprio domicilio, abitazione o residenza. Inoltre, sono consentiti gli
ingressi dei cittadini Ue (inclusi i cittadini italiani) e dei loro familiari
che abbiano la residenza anagrafica in Italia (da prima del 16 luglio 2020 se
provenienti/soggiornanti in Kosovo, Montenegro o Serbia; da prima del 16 agosto
2020 se provenienti/soggiornanti in Colombia; da prima del 9 luglio 2020 se
provenienti/soggiornanti negli altri Stati), nonché gli ingressi dei cittadini
di Paesi terzi e dei loro familiari soggiornanti di lungo periodo nel
territorio di uno Stato membro dell’Ue e, ai sensi del nuovo DPCM 7 settembre
2020, anche gli ingressi per raggiungere il domicilio/abitazione/residenza di
un cittadino Ue e di un soggiornante di lungo periodo a, con la quale vi sia
una comprovata e stabile relazione affettiva (art. 4, co. 1 del DPCM 7 agosto
2020).
In ogni caso, come evidenziato anche sul
sito del Ministero degli affari esteri, la rimozione delle limitazioni agli
spostamenti dall’Italia verso alcuni Paesi non esclude che questi Paesi possano
ancora avere dei limiti all’ingresso. Pertanto, si raccomanda di consultare
sempre la Scheda del Paese di interesse su ViaggiareSicuri, per verificare
eventuali restrizioni all’ingresso da parte delle Autorità locali.
Quanto agli obblighi cui sono soggette le persone che fanno ingresso in Italia
dall’estero, fermi restando i divieti e le limitazioni di ingresso in
Italia:
- chiunque
entra, per qualsiasi durata, nel territorio nazionale dall’estero (tranne dalla
Repubblica di San Marino e dallo Stato della Città del Vaticano) è tenuto a
consegnare al vettore all'atto dell'imbarco e a chiunque sia deputato a
effettuare controlli una dichiarazione recante
l'indicazione in modo chiaro e dettagliato dei Paesi e territori esteri nei
quali si è soggiornato o transitato nei 14 giorni precedenti l’ingresso in
Italia, nonchè dei motivi dello spostamento, nel caso di ingresso da Stati e
territori di cui agli elenchi E e F del nuovo Allegato 20 al DPCM;
- chiunque
entra in Italia dopo aver soggiornato o transito nei 14 giorni precedenti in
uno o più Stati e territori di cui agli elenchi C (Bulgaria e Romania), D, E e
F del nuovo Allegato 20 al DPCM, è sottoposto a sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario di 14 giorni (c.d.
quarantena). Tali soggetti, anche se asintomatici, sono obbligati a comunicare
immediatamente il proprio ingresso nel territorio nazionale al Dipartimento di
prevenzione dell'azienda sanitaria competente per territorio;
- coloro
che entrano/rientrano in Italia da Croazia,
Grecia, Malta, Spagna sono tenuti in via alternativa: a) presentare
un’attestazione di essersi sottoposti, nelle 72 ore precedenti l’ingresso nel
territorio nazionale, al tampone con risultato negativo; b) sottoporsi a
tampone al momento dell’arrivo in aeroporto, porto o luogo di confine (ove
possibile) o entro 48 ore dall’ingresso nel territorio nazionale presso
l’azienda sanitaria locale di riferimento. Le persone che hanno soggiornato o
transitato in questi quattro Paesi devono altresì comunicare il loro ingresso
nel territorio italiano al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria
competente.
Fermi restando i divieti, le limitazioni e
gli obblighi dichiarativi al vettore, all’autorità sanitaria e/o a chiunque sia
deputato a effettuare controlli, sono previste alcune eccezioni all’obbligo di sorveglianza sanitaria e isolamento
fiduciario, nonché di tampone in caso di ingresso da Croazia, Grecia, Malta,
Spagna a condizione che non insorgano sintomi di COVID-19.
Il riferimento è, in particolare,
all'equipaggio dei mezzi di trasporto e al personale viaggiante (art. 6, co. 6,
lett. a e lett. b del DPCM 7 agosto 2020), ai movimenti da e per la Repubblica
di San Marino e lo Stato della Città del Vaticano (art. 6, co. 6, lett. c del
DPCM 7 agosto 2020), agli ingressi per motivi di lavoro regolati da speciali
protocolli di sicurezza, approvati dalla competente autorità sanitaria (art. 6,
co. 6, lett. d del DPCM 7 agosto 2020) e, ai sensi del nuovo DPCM 7 settembre
2020, anche agli ingressi per ragioni non differibili, inclusa la
partecipazione a manifestazioni sportive e fieristiche di livello
internazionale, previa autorizzazione del Ministero della salute e con obbligo
di presentare al vettore all'atto dell'imbarco, e a chiunque sia deputato ad
effettuare i controlli, l'attestazione di essersi sottoposti, nelle 72 ore
antecedenti all'ingresso nel territorio nazionale, un test molecolare o
antigenico, effettuato per mezzo di tampone e risultato negativo (art. 6, co.
6, lett. d-bis del DPCM 7 agosto 2020).
Inoltre, fermi sempre gli obblighi
dichiarativi all’autorità pubblica e l’assenza di sintomi di COVID-19 e a
condizione che, nei 14 giorni antecedenti all’ingresso in Italia, non ci siano
stati soggiorni o transiti in uno o più Paesi indicati negli elenchi C e F del
nuovo allegato 20 al DPCM, è tra l’altro esonerato dall’obbligo di sorveglianza
sanitaria e isolamento fiduciario, nonché di tampone in caso di ingresso da
Croazia, Grecia, Malta, Spagna:
- chiunque
fa ingresso in Italia per un periodo non superiore alle 120 ore per comprovate
esigenze di lavoro, salute o assoluta urgenza (6, co. 7, lett. a del DPCM 7
agosto 2020);
- chiunque
transita, con mezzo privato, nel territorio italiano per un periodo non
superiore a 36 ore (6, co. 7, lett. b del DPCM 7 agosto 2020);
- i
cittadini e a residenti degli Stati e territori di cui agli elenchi A, B, C e D
del nuovo allegato 20 al DPCM 7 agosto 2020 che fanno ingresso in Italia per
comprovati motivi di lavoro (6, co. 7, lett. c del DPCM 7 agosto 2020);
- i
lavoratori transfrontalieri in ingresso e in uscita dal territorio nazionale
per comprovati motivi di lavoro e per il conseguente rientro nella propria
residenza, abitazione o dimora (6, co. 7, lett. e del DPCM 7 agosto 2020);
- il
personale di imprese ed enti aventi sede legale o secondaria in Italia per
spostamenti all'estero per comprovate esigenze lavorative di durata non
superiore a 120 ore (6, co. 7, lett. f del DPCM 7 agosto 2020).
Sebbene molte delle citate eccezioni siano
applicabili al personale di imprese con sede in Italia, la normativa vigente
pone una serie di problematiche legate alla gestione delle trasferte all’estero
per una durata superiore alle 120 ore e al rientro del personale dalle ferie
all’estero.
Si segnala inoltre che il 10 settembre u.s.
il Presidente di Regione Lombardia
ha firmato la nuova Ordinanza
n. 604/2020, che integra le misure approvate dal DPCM 7
settembre 2020. Le disposizioni dell’Ordinanza n. 604 sono valide fino a giovedì 15 ottobre p.v..
Sono confermati, per quanto di interesse
delle imprese:
- l’obbligo di indossare la mascherina
a protezione di naso e bocca nei luoghi
al chiuso accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto, e,
quando ci si trova all’aperto, di portarla con sè ed indossarla se non è
possibile mantenere costantemente la distanza di sicurezza di almeno un metro
da altre persone che non fanno parte dello stesso gruppo familiare (il DPCM del
7 settembre 2020, inoltre, conferma l’obbligo di indossare la mascherina dalle
ore 18.00 alle ore 6.00 nei luoghi
all’aperto a rischio assembramento);
- l’obbligo di
misurare la temperatura di tutti i dipendenti, di comunicare
tempestivamente i casi sospetti al
medico competente (che effettuerà la segnalazione all’ATS di
riferimento) e la raccomandazione di utilizzare l’app “AllertaLom” e compilare il questionario
“CercaCovid”. In caso di sintomi, il lavoratore deve darne immediata
comunicazione al proprio medico di medicina generale (MMG) e segnalare il
mancato accesso al luogo di lavoro.
EM.mb