Rientro dalle ferie al di fuori del territorio nazionale – Comunicazione Confindustria
Regolare preventivamente gli aspetti legati al rientro dei lavoratori in azienda, tenuto conto anche degli obblighi previsti a cui andrebbero incontro, una volta rientrati in Italia, nel caso si volessero recare in Paesi “a rischio”
Si informano le Imprese associate che, con
l’allegata Comunicazione del 31 luglio
scorso, Confindustria ha fornito alcune indicazioni in merito alla gestione
dei lavoratori che rientreranno in azienda dopo aver trascorso il periodo di
ferie al di fuori del territorio nazionale.
Sul punto
Confindustria, al fine di evitare contenzioso in materia, ha consigliato alle
imprese di regolare preventivamente, già in occasione della concessione delle
ferie estive, gli aspetti legati al rientro dei lavoratori in azienda, tenuto
conto anche degli obblighi previsti dal Protocollo aziendale di salute e
sicurezza e degli obblighi di quarantena e isolamento domiciliare a cui
andrebbero incontro, una volta rientrati in Italia, nel caso si volessero
recare in Paesi “a rischio”, come segnalati sul sito del Ministero della
Salute.
Ha inoltre
consigliato alle aziende di sensibilizzare i propri dipendenti affinché evitino
di soggiornare in Paesi esteri che comportino un maggior rischio di contagio,
con la potenziale conseguenza di pregiudicare il successivo rientro in azienda.
Al riguardo, ha
riportato la pronuncia della Corte di Cassazione (n. 1699 del 2011) che,
trattando il caso di un lavoratore ammalatosi in vacanza, enuncia il seguente
principio: “..se pure è vero che il
lavoratore è pienamente libero nel decidere come e dove utilizzare il periodo
delle ferie, è altrettanto vero che siffatta libertà deve essere coniugata,
alla stregua dei suddetti principi di correttezza e buona fede posti dagli
artt. 1175 e 1375 c.c. che impongono alle parti del rapporto sinallagmatico di
tenere comunque un comportamento che non pregiudichi la realizzazione delle
rispettive posizioni di diritti ed obblighi, con l’esigenza che le scelte dallo
stesso operate in materia non siano lesive dell’interesse del datore di lavoro
a ricevere regolarmente la prestazione lavorativa dedotta in contratto”.
Pertanto, alla
luce di quanto sopra, secondo l’orientamento confindustriale, il lavoratore,
pur nel fruire liberamente del proprio periodo di ferie, dovrà tenere
rigorosamente conto degli obblighi di quarantena previsti dall’ordinamento italiano
(sia nazionale che locale) e, in applicazione dei principi generali di buona
fede e correttezza nell’esecuzione del rapporto di lavoro, dovrà pianificare le
proprie ferie evitando di esporsi a situazioni che generano l’obbligo di
isolamento/quarantena, tanto nel Paese ospitante che al suo rientro in Italia.
A tal fine, Confindustria
ha predisposto i seguenti documenti, anch’essi allegati alla presente:
-
una bozza di informativa da consegnare
ai lavoratori prima del loro ingresso in ferie;
-
una dichiarazione negativa in ordine
alla sua permanenza nei Paesi in black list o in merito agli obblighi di
sottoposizione a quarantena/isolamento domiciliare dopo il rientro da Paesi
esteri “a rischio.
AI.mb